7 aprile #Health4all – Giornata europea di azione contro la commercializzazione della salute

Come Grup-pa aderiamo alla mobilitazione del 7 aprile contro la commercializzazione della salute e alla Campagna Dico32! Salute per tutte e tutti.

UN SERVIZIO SANITARIO PER TUTTE E TUTTI
Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è un sistema universalistico basato sulla solidarietà, ma non tutte le persone si possono o riescono a curare quando ne hanno bisogno. Ci sono persone che non hanno diritto ad accedere, come molte persone immigrate o italiane senza residenza, altre che pur avendo diritto non riescono a coprire i costi dei ticket (che si aggiungono ad altri costi come le assenze da lavoro, le necessità di assistenza domestica, eccetera), altre ancora i cui bisogni non sono riconosciuti, accolti, compresi, come le persone transessuali o chi non si riconosce nelle norme di genere e orientamento sessuale.

La salute è un diritto umano fondamentale vogliamo un servizio sanitario che curi
tutte le persone senza discriminazioni.

FUORI IL MERCATO DALLA SALUTE
Sappiamo che i sistemi sanitari pubblici sono più efficaci di quelli privati: offrono maggiori garanzie nella tutela della salute e sono meno costosi per la collettività. Per esempio, sono gli unici a occuparsi di prevenzione e promozione della salute, ambiti che non generano profitti e quindi non sono interessanti per il mercato. Assistiamo però a un’espansione senza precedenti dell’offerta privata di servizi e di coperture sanitarie assicurative private o mutualistiche, sempre più inserite nei contratti di lavoro e agevolate da politiche statali di defiscalizzazione. Tutto questo sta portando a un sistema segmentato e diseguale: da un lato, un servizio sanitario pubblico “al ribasso” per i meno abbienti (o per chi non ha una sufficiente tutela contrattuale); dall’altro lato, una sanità privatizzata differenziata a seconda dei benefit previsti dai contratti lavorativi o per chi se la può pagare.

La salute non è un ambito da cui estrarre profitto: vogliamo un sistema di cure finanziato con soldi pubblici e gestito da strutture pubbliche, ad alto grado di partecipazione delle persone.

MENO AZIENDALE, PIÙ PERSONALE
L’aziendalizzazione del servizio sanitario sposta l’attenzione su fattori di tipo economico anziché sulla salute. Il servizio sanitario pubblico e di alta qualità è un bene necessario, e le voci di natura economica devono essere un mezzo per il raggiungimento di questo obiettivo, non il contrario. La federalizzazione del sistema, il metodo di rimborso utilizzato per ripagare gli ospedali per le prestazioni mediche erogate, e gli incentivi basati sui tempi anziché sull’efficacia delle cure riducono la qualità del servizio. Per ridurre il problema delle code e dei lunghi tempi di attesa è necessario investire nel servizio sanitario e aumentare il personale. Invece di pazienti trattati frettolosamente, vogliamo attenzione e dedizione. Recuperare il rapporto terapeutico favorisce l’efficacia delle cure e la prevenzione dei problemi.

Vogliamo affrontare subito il problema di sottofinanziamento cronico del servizio sanitario e omogeneizzare la sua qualità a livello geografico.

NIENTE SU DI NOI, SENZA DI NOI
Vivete in una periferia sommersa tra cemento e fast-food, e il vostro medico continua a sostenere che dovreste mangiare più sano e fare più movimento? Purtroppo l’ascolto dei bisogni del paziente è una realtà spesso dimenticata nel rapporto di cura. La prospettiva di familiari e utenti del Servizio Sanitario Nazionale viene indicata come qualcosa di superfluo, non necessario per il raggiungimento della salute. Vogliamo invece che la voce di cittadini, familiari e utenti del Servizio Sanitario Nazionale torni a essere udita come parte fondamentale della costruzione della salute individuale e collettiva.

Vogliamo che nulla venga deciso riguardo la nostra salute senza la nostra partecipazione.

LA SALUTE IN TUTTE LE POLITICHE, LA SALUTE NELLA PARTECIPAZIONE
La visione dominante ritiene che i servizi sanitari siano i principali responsabili della salute delle persone e delle comunità. Sappiamo invece che la salute dipende da tanti fattori, come l’ambiente in cui viviamo e i diritti e i servizi a cui abbiamo accesso. Ogni politica pubblica a tutti i livelli istituzionali deve essere quindi mirata al mantenimento della salute come benessere psicofisico e sociale: oltre alla tutela dell’ambiente in generale, la cura del territorio e delle città, la conversione ecologica dell’industria, dell’agricoltura e della distribuzione commerciale, la mobilità sostenibile, la produzione energetica da fonti rinnovabili, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, case adeguate a canone sociale per i ceti popolari, il riconoscimento dei diritti sociali, civili e di autodeterminazione. Inoltre, ogni politica di salute si costruisce dal basso e sostiene la piena partecipazione delle persone e delle comunità nella progettazione e organizzazione delle azioni che le riguardano.

Vogliamo una salute pubblica che ci coinvolga e che si impegni con chi vuole costruire alternative per un mondo più giusto e sostenibile.

UN SISTEMA DI CURE INTEGRATO E VICINO ALLE PERSONE
Vogliamo una sanità che non si limiti a erogare passivamente servizi e prestazioni, ma che sia attiva nel comprendere i bisogni di salute della popolazione e nel garantire programmi condivisi di prevenzione e promozione della salute. Vogliamo che la presa in carico della persona sia multiprofessionale e multidisciplinare, integrando sistema sanitario e socio-assistenziale. Crediamo sia indispensabile ripartire dalla formazione dei futuri professionisti e delle future professioniste sociosanitarie, per sviluppare contenuti e competenze per un approccio globale alla persona.

Vogliamo un sistema di cure vicino alle persone, diffuso e che sappia dialogare e
collaborare con le comunità del territorio.

Per maggiori informazioni:

Pagina fb della Campagna:  https://www.facebook.com/dico32/.
Sito campagna Dico32!: http://setteaprile.altervista.org/
Sito campagna europea: http://europe-health-network.net/
Sito People’s Health Movement: http://www.phmovement.org/